Inclusione o uguaglianza

La valorizzazione delle differenze per esaltare le potenzialità individuali,

pexels mododeolhar 1964072"Inclusione" è un termine che oggi sembra adattarsi ad ogni contesto.
Si parla di inclusione a scuola ma anche in azienda, ai giardinetti, in politica, nel sociale.
Tutti fanno a gara per mostrarsi aperti, tolleranti, inclusivi, accoglienti: l'inclusione è un concetto potente.

Ma spesso viene interpretato in modo errato. Non si tratta di rendere tutti uguali, ma di valorizzare ognuno in modo unico.

Dovrebbe rappresentare l'opportunità di esaltare i talenti individuali e offrire a ciascuno una via attraverso cui possa raggiungere gratificazioni e soddisfazioni personali. Tuttavia, non dobbiamo lasciarci travolgere dagli eccessi di buonismo, giustificando episodi di violenza, trascuratezza o superficialità con la diversità.
Ogni individuo è diverso e unico, e questo è qualcosa da celebrare, non da nascondere o uniformare.
Dobbiamo considerare le potenzialità, le abilità e le disponibilità di ciascuno, esaltando le differenze anziché livellarle e soprattutto individuando le caratteristiche personali e rendendole funzionali.
Siamo passati da un estremo a un altro. Da un periodo storico in cui chi riusciva negli studi o aveva una intelligenza brillante accedeva a quelle che si indicavano come scuole alte, chi faticava a raggiungere risultati si rivolgeva agli istituti tecnici e chi non aveva voglia andava a lavorare, siamo passati all'epoca dell'uniformità. Tutti devono avere la possibilità di procedere negli studi ad ogni costo, in un mare di aspettative, di incoerenza, alimentando fragilità e svilendo i talenti.
Perché è inutile fingere di non vedere: non siamo uguali.

In un’orchestra funzionale, capace di produrre universi sonori colorati ed evocativi, ogni strumento ha un ruolo preciso.
Un ottone forse dovrà riempire lunghe battute di melodie o di suoni, o forse un legno in una intera partitura dovrà suonare una sola nota.
Ma quella singola nota, per ottenere un risultato armonioso, ci dovrà essere. E sarà importante. Forse darà un senso a tutta l’opera, e senza dubbio la sua mancanza farebbe più rumore di mille tamburi.
È certamente giusto che ognuno scelga quale strumento essere, che ci siano programmi di orientamento e percorsi di sostegno.
Ma è altrettanto corretto permettere alle persone di conoscersi, perché da un pezzo di legno non si potrà mai costruire un buon sassofono, e sarebbe scorretto lasciare che il legno la pensasse diversamente.

Si potrà allora essere pazienti, attenti e scrupolosi, e si potrà cercare di aiutare ogni ragazzo a scoprirsi, ad ascoltarsi, a capire tutti gli aspetti che ne definiscono la natura. Dovremo essere realisti nello spiegare che le diversità vanno riconosciute, e a volte accettate anche se può essere doloroso o frustrante, ma pronti ad accompagnare la ricerca dei reali interessi personali e ad individuare nuovi percorsi.
E ancor più dovremmo essere forti e supportivi qualora la persona scegliesse un percorso in salita, perché se quello davvero sarà il suo sogno, meriterà di poterlo inseguire. Con l’impegno e la volontà si possono raggiungere risultati incredibili, e il sostegno di una persona affine offre un valore aggiunto inestimabile. A volte la realtà può davvero superare la fantasia.

Ma dobbiamo essere tutti consapevoli del lavoro necessario per ottenere certi risultati, della fatica, della costanza, del tempo che sarà necessario. Non è raro trovare persone che sono state talmente seguite nella propria vita da non avere spinta personale, iniziativa, obiettivi. Alcuni ragazzi vogliono tutto e subito, si aspettano di essere seguiti e sostenuti in ogni fase della vita, e non sanno affrontare le difficoltà, le incertezze, il sacrificio. L’obiettivo ultimo può essere il potere o il denaro, ma molti ragazzi desiderano la ricchezza senza sapere cosa farebbero poi veramente del denaro. La maggior parte di loro non è disposta neppure a lavorare per ottenerli. È una società in cui troppi si aspettano che facendo il minimo si possano ottenere grandi risultati, ma così facendo rischiamo un appiattimento generale che non valorizzerà nessuno. Mentre invece tutti racchiudono un potenziale enorme, che spesso non si sa, e a volte addirittura non si vuole, riconoscere. È importante insegnare ai giovani il valore del duro lavoro e dell'impegno personale, così da prepararli ad affrontare le sfide della vita con determinazione e resilienza.
Quello che conta davvero è fornire agli individui gli strumenti e le risorse necessarie per crescere e svilupparsi pienamente. Ogni persona è unica e preziosa, e solo abbracciando la diversità e valorizzando le differenze possiamo sperare di costruire una società inclusiva e rispettosa delle individualità di ciascuno.

La vera integrazione passa attraverso la conoscenza, l'apertura, l'allontanamento dalla propria zona di confort. Possiamo dire che per questo essere inclusivi tiene giovane il cervello, allontana le paure e stimola le intelligenze.
Possiamo allora imparare dai bambini, per i quali le differenze dipendono dal colore della pelle, dalla condizione fisica, dall'età, dalla lunghezza dei capelli, dal sesso, dall'accento, ma non importano.
Quello che importa è il valore che ognuno reca con sé, il calore della propria presenza, la curiosità di intraprendere nuovi cammini. L'educazione personalizzata non solo valorizza le differenze individuali, ma gioca anche un ruolo fondamentale nel promuovere la la capacità di adattarci al cambiamento. In un ambiente educativo che riconosce e nutre le abilità uniche di ogni studente, gli individui non solo apprendono meglio, ma sviluppano anche una maggiore capacità di affrontare le sfide. Questo approccio personalizzato aiuta gli studenti a comprendere che gli ostacoli possono essere superati con strategie che rispecchiano i loro punti di forza personali, fomentando così una mentalità resiliente che sarà vantaggiosa per tutta la vita.

L'approccio inclusivo non dovrebbe mirare a rendere tutti uguali, ma piuttosto a garantire che ciascuno possa trovare il proprio percorso unico verso il successo e la realizzazione personale. Per quanto riguarda l'educazione moderna infatti si può avvertire da qualche tempo, negli ambienti intellettualmente più dinamici, una crescente consapevolezza che non tutti gli studenti apprendono allo stesso modo né al medesimo ritmo. L'educazione personalizzata riconosce che ciascun studente ha un modo unico di apprendere e ha bisogno di un percorso didattico che rispecchi le proprie capacità e interessi.
Implementare sistemi educativi che permettano agli insegnanti di adattare le lezioni ai bisogni individuali può aiutare a trasformare l'istruzione in un'esperienza più coinvolgente e efficace per tutti.

Ogni persona affronta sfide uniche, e il supporto professionale può giocare un ruolo cruciale nell'aiutare gli individui a imparare come superare ostacoli personali e sociali. Riuscire a progettare un ambiente più inclusivo e supportivo, dove tutti si sentono valorizzati e compresi, rappresenta la sfida di domani, ma anche uno sprone per iniziare da subito a osservare le proprie caratteristiche e cercare di valorizzarle.

Promuovere attivamente la diversità e sviluppare competenze multiculturali all'interno delle comunità educative e lavorative infine arricchisce l'ambiente, oltre a preparare gli individui a operare efficacemente in un mondo globalizzato. Insegnare il rispetto per diverse culture attraverso musica, cibo, racconti e tradizioni può migliorare significativamente la coesione sociale e la collaborazione tra persone di differenti background.

Questi aspetti, se integrati efficacemente, possono aiutare a costruire una società veramente inclusiva, in cui l'uguaglianza non significa omologazione, ma rispetto e valorizzazione delle differenze individuali. Solo attraverso un impegno congiunto e una comprensione approfondita delle dinamiche di inclusione, possiamo sperare di costruire un futuro in cui ogni persona non solo ha un posto nella grande orchestra della società, ma può anche contribuire con una musica unica e irripetibile.

 

Con gli strumenti giusti è possibile superare ogni ostacolo