Le radici del benessere
L'influenza generazionale dell'albero genealogico
Siamo il frutto di un'incredibile concomitanza di eventi, genetici, storici, ambientali: ognuno di noi nasce figlio di generazioni di individui che sono sopravvissuti abbastanza da permetterci di iniziare e proseguire il nostro cammino sulla terra, e le nostre radici costituiscono la nostra orgine.
La formazione della personalità individuale è frutto della sinergia di diversi fattori. L'unicità di ognuno è garantita dalla molteplicità di fattori che concorrono, momento per momento, a strutturare le caratteristiche personali.
La componente genetica determina il nostro aspetto, la nostra composizione biochimica, morfologica, neurologica e tutto ciò che deriva dal funzionamento di questi elementi. Ma l'ambiente in cui si cresce, le esperienze in cui ci si imbatte e gli stimoli con cui si entra in contatto concorrono continuamente a modificare la base biologica originale. Questo microcosmo meravigliosamente complesso è ulteriormente arricchito dal vissuto delle esperienze delle grenerazioni precedenti. Poco importa che si pensi a una trasmissione di esperienze e conoscenze di generazione in generazione o che si consideri quanto la famiglia trasmette attraverso modalità e comportamenti alla persona.
Piuttosto, è illuminante considerare l'importanza degli effetti che questa trasmissione riveste sulla formazione della persona.
Di fatto l'influenza ereditaria su ognuno di noi è rilevante, per questo conoscere il proprio albero genealogico, le sue caratteristiche, le sue dinamiche interne ed esterne permette di avere a disposizione risorse aggiuntive per vivere con pienezza la propria vita e contribuire all'evoluzione propria e dell'albero stesso. Ogni ramo dell'albero ha una sua funzione, caratteristiche proprie, uniche e irripetibili, esattamente come una pianta è formata dall'insieme delle parti. Le analogie con l'albero sono molteplici, e ogni parte di esso può essere considerata sia come rappresentazione globale della persona, sia come riflesso dell'elaborazione temporale della famiglia sin dalle più antiche origini.
La considerazione globale di un albero genealogico è estremamente difficile e complessa: spesso è complicato procedere oltre un certo numero di generazioni: le fonti non sempre sono disponibili o attendibili, e ogni passaggio per risalire alla generazione precedente implica ricerche anche difficili e onerose. Se però è vero che ogni foglia contribuisce alla strutturazione della complessità dell'albero genealogico, così come ogni radichetta, per quanto piccola, contribuisce al suo nutrimento, è pur vero che non è necessario conoscere in tutte le sue sfaccettature un albero per considerarne la maestosità. Spesso è sufficiente il ricordo trasmesso attraverso i racconti di famiglia, o addirittura anche solo l'immaginazione dell'albero stesso. La nostra visione archetipica vive indipendentemente dal nostro reale vissuto, esattamente come portiamo dentro di noi un'idea di padre e di madre che trascendono i nostri reali genitori.
La potenza dell'albero genealogico è evidente nel considerare la storia individuale come frutto dell'evoluzione delle generazioni. Eventi ricorrenti, nomi che si ripropongono e storie che si ripetono nonostante la distanza generazionale dimostrano senza ombra di dubbio che, al di là dell'esperienza personale, siamo profondamente influenzati dai famigliari che ci hanno preceduto.
Questo non significa affatto che siamo predestinati a ripetere gli errori del passato o che avremo la setssa fortuna dei nostri predecessori. La conoscenza dell'albero permette infatti di entrare in contatto con le proprie origini con una consapevolezza nuova, che permette di svincolarsi da modalità ridondanti e di seguire con sicurezza la propria strada. Il bagaglio di esperienza delle generazioni passate potrà allora essere utilizzato per vivere meglio il presente con prospettive nuove per il futuro.
Scopri le prossime date dedicate alla scoperta del tuo albero genealogico richiedendo informazioni a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.