Bimbi in viaggio: La progettazione
Un programma di viaggio ben fatto può rappresentare una ottima base per godersi una bella vacanza
Il moltiplicarsi delle compagnie aeree low cost e la globalizzazione permettono di viaggiare con grande facilità rispetto a un paio di generazioni fa, e i bambini spesso godono di condizioni favorevoli, invogliando i viaggi di famiglia.
Le destinazioni verso le quali rivolgersi sono numerose, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Perché un viaggio sia piacevole per tutta la famiglia, però, è sempre bene considerare che tutti i partecipanti al viaggio dovranno incontrare qualche occasione gratificante. Chiudersi tre giorni perdendosi nel Louvre può essere un vero sogno per un amante dell'arte, ma un bambino sicuramente preferirà un parco di divertimenti o qualche giorno in spiaggia.
Viaggiando con i bambini mi piace pensare di arricchire il nostro rapporto creando ricordi comuni, oltre che contribuire alla loro istruzione e alla crescita individuale. A me piacciono ad esempio i musei, le chiese, la cucina, le costruzioni particolari, i ponti, il folklore, i paesaggi, le sagre, i concerti, e nel programmare un viaggio cerco di infarcire ogni giorno che ho a disposizione di almeno uno di questi elementi.
Ma ai miei figli so che invece piacciono fra gli altri gli animali, i parchi a tema, il mare, lo sport, I fast-food,le manifestazioni in costume, e nella progettazione cerco di prevedere ogni giorno almeno uno anche di questi elementi: un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
Qualcosa piacerà di più, qualcos'altro susciterà meno favori, ma a rotazione ognuno vivrà un'esperienza che incontrerà il suo gusto. Questo pensiero porta a sopportare senza problemi anche qualche visita un po' più noiosa, dal proprio punto di vista, oltre che a educare alla pazienza e insegnare a cercare di comprendere ciò che gli altri apprezzano nelle situazioni. È sempre una grande soddisfazione vedere uno di noi gioire per il piacere della felicità di un altro.
Un altro aspetto molto importante da considerare è l'età dei partecipanti. Noi grandi riusciamo ad adattarci senza troppa fatica anche a un orientamento più giocoso nel decidere le varie tappe del nostro viaggio. A meno che non si scelga una destinazione talmente particolare da rappresentare probabilmente l'unica occasione nella vita di effettuare quel viaggio, conviene organizzare la visita in modo da approfittare inizialmente delle offerte che, tutto sommato, possono allettare maggiormente i bambini, lasciando per gli anni successivi le attività fisicamente o mentalmente più impegnative.
Oggi è facile trovare su guide specializzate o on line l'elenco di tutte le attività disponibili su un territorio, i luoghi più interessanti, le attrattive più famose. A seconda del tempo a disposizione, sarà saggio elaborare un piano di viaggio che suddivisa in tappe il periodo. Ogni giorno si potranno ipotizzare uno o più obiettivi, prevedendo ogni tanto anche un po' di tempo di svago. Spesso a loro basta un quarto d'ora su un'altalena per cambiare le sorti di una giornata trascorsa tra quadri e sculture.
Farsi aiutare in questa fase dai bambini è molto utile. È possibile indirizzare in un certo qual modo la scelta presentando solo una selezione delle varie offerte. Progettando il mio viaggio in Islanda stavo lasciandomi attirare da una gita a cavallo, salvo rendermi conto che l'itinerario aveva un costo, per tre ore, di oltre 500 euro. La promessa di un drink di benvenuto e del casco compreso non è bastata a convincermi, e le immagini di qualunque tipo di equino sono rapidamente scomparse dalle proposte selezionabili.
Spesso sorprendono le scelte che fanno i bambini. Uno spot, un immagine o una descrizione possono portarli a scegliere di andare a visitare una chiesa o un museo al quale magari non avremmo pensato: ognuno di noi ha una percezione personale del mondo, e non è detto che ciò che secondo noi potrebbe essere interessante per qualcun altro, lo sia anche per lui.
Coinvolgere i bambini nella programmazione di un piano di viaggio permette di sentirsi parte del progetto, e anche se ci saranno molti elementi non proprio a loro misura, la soddisfazione di vederlo realizzare fornirà una motivazione sufficiente a parteciparvi in ogni sua fase.