Memoria
La capacità di registrare, conservare e recuperare informazioni è costantemente coinvolta nelle attività quotidiane, scolastiche, lavorative o personali.
Quando tale capacità viene compromessa, in special modo nell’anziano, il disagio si riflette non solo sui risultati oggettivi del nostro operato, ma anche sull’equilibrio emotivo e psicologico, sull’autostima e sull’umore.
Per questo è auspicabile intervenire in tempi brevi sulle cause del disturbo (e non solo sui sintomi), individuando ciò che provoca le difficoltà di memorizzazione e trovando strategie alternative e compensative per riacquistare una propria stabilità.
Ognuno di noi è capace di ricordare, ed è semplice enumerare diversi esempi: nello studio, nella professione, nel ricordare volti, nomi o numeri di telefono, nel relazionare, nel raccontare barzellette, nel giocare a carte o nel corso di numerose altre attività. Alcuni riescono meglio semplicemente perché hanno individuato delle tecniche per farlo e nel corso del tempo riescono ad attuarle senza quasi accorgersene. Altri invece faticano di più forse semplicemente non seguono le strategie più adatte.
Per gli anziani una particolare tecnica per il potenziamento della memoria (MPI) si oppone ai normali processi fisiologici legati al trascorrere degli anni, permettendo di rinnovare le funzioni cerebrali preposte al recupero dei ricordi e rinfrescare le proprie abilità mnestiche.
Lavorando sulla respirazione, sugli aspetti psicomotori, sul benessere emotivo e attraverso sollecitazioni mirate è possibile ottenere ottimi risultati.