Grafismo
Il soggetto disgrafico è presenta difficoltà nel tracciare qualsiasi tipo di traccia, utilizzando un qualunque strumento tracciante, su un qualunque supporto.
Nel bambino che inizia a scrivere una semplice parola intervengono diverse tappe di un processo definito:
- Nel pensiero nasce la motivazione a scrivere
- Viene formulata la stringa fonologica corrispondente alla parola da scrivere (il che prevede una competenza linguistica)
- L'articolazione dei suoni costitutivi viene opportunamente rallentata (consapevolezza articolatoria: ca-sa) per facilitare l'analisi metafonologica dei fonemi costitutivi (consapevolezza fonologica: ca=ka, sa=sa).
- L'occhio guida la mano (competenza visuopercettiva) nell'esecuzione del programma grafomotorio (prassia costruttiva).
Se il difetto viene riscontrato prima della prassia il disegno sarà normale, e il disturbo sarà pertanto riconducibile a quelli di tipo disortografico. I soggetti disgrafici invece incontrano problemi soltanto nell’ultima fase del processo, e oltre alla difficoltà a scrivere si può osservare anche una scarsa abilità nel disegno.
Il disagio avvertito dal soggetto nella produzione grafica e’ riconducibile all’interazione di più fattori, che vanno considerati insieme sia in sede diagnostica sia in ambito di elaborazione di un intervento specialistico. Mancanza di abilità ritmiche, improprietà delle capacità di equilibrio statico e dinamico, disordini nella dominanza emisferica e nella lateralità, gestualità inadeguata ed inibita, mancanza di abilità relazionali e corporee efficaci, scorretta impostazione fonetica o irregolarità di associazione tra lettura/audizione e scrittura e/o carenza nella memoria audiovisiva, possono essere annoverate tra le potenziali cause del disagio nella produzione grafica.
Un intervento specialistico pedagogico clinico e’ in grado di osservare, separatamente e sinergicamente, ogni aspetto caratterizzante il soggetto e di strutturare un intervento che agisca su ognuno di essi, nell’interesse globale della persona.