Difficoltà di lettura e scrittura
Le difficoltà di apprendimento generalmente definite “disgrafia” e “dislessia” vengono oggi riferite, più correttamente, a disagi nei processi di codifica e decodifica scrittoria. E’ infatti possibile che si verifichi l’insorgenza di problematiche legate alla comprensione e alla produzione del linguaggio. Nel primo caso si avrà il coinvolgimento delle abilità di lettura, mentre nel secondo si assisterà a problemi nella scrittura.
Come per ogni difficoltà è fondamentale riuscire ad individuare i disagi nella produzione e nella decodifica della parola scritta nella scuola materna, o al massimo durante i primi mesi di scuola elementare. Un intervento precoce infatti non lascia conseguenze nel soggetto e ne permette uno sviluppo scolastico normale. Un efficace lavoro di recupero deve riuscire ad ottenere in tempi stretti la normalizzazione della situazione, per evitare che le difficoltà si fissino e comportino un sottofondo di difficoltà costante in aggiunta alle normali difficoltà previste dall’apprendimento scolastico.
Superati i cinque anni, le prove utili a definire le difficoltà di un soggetto dovrebbero essere superate facilmente. Un fallimento in questo senso dovrebbe far sorgere il dubbio se sia adeguato inserire il bambino in prima elementare. La mancanza, ad esempio, di abilità scrittoria o anche solo di tracciare correttamente un segno rappresenta infatti il sintomo apparente di carenze psico-emozionali e relazionali necessarie ad affrontare con serenità l'ingresso nella scuola elementare.
La consulenza di un esperto permette di giungere a una corretta diagnosi e di fornire strumenti operativi alla famiglia o agli insegnanti, qualora siano disponibili, essendo preferibile in alcune situazioni non particolarmente gravi offrire l’opportunità al bambino di lavorare insieme alle figure che gli sono più vicine.