Gravidanza

Vivere una gravidanza rappresenta per mamma e bambino un impegno intenso e una meravigliosa fonte di sensazioni nuove. Il bambino cresce protetto e accudito in ogni sua necessità avvolto dall’utero materno, e ha modo di sperimentare ogni sensazione nuova parallelamente al suo sviluppo neurobiologico fino a quando giunge il momento di esplorare il complesso mondo esterno. La mamma pone a sua volta le basi per quella che sarà una relazione privilegiata per un lungo periodo successivo, coinvolgendo in questi momenti di conoscenza quando possibile anche il papà, che può godere di gioie e responsabilità sin dal momento del concepimento dell’idea di un figlio, allo stesso modo della propria compagna, e non solo a partire dalla nascita.

IL CONCEPIMENTO

Avere un bambino è tra i più naturali degli avvenimenti che coinvolgono uomini e donne. A volte però fattori ambientali, famigliari o patologici complicano il normale decorso della gravidanza. Alcune coppie non riescono ad avere figli pur in situazioni fisiologiche normali, altre si trovano costrette a prendere decisioni di enorme valore e importanza, altre ancora vengono messe di fronte a circostanze improvvise e impreviste. Il Centro Studi Pedagogici lavora in collaborazione con le coppie per fare in modo che già prima della nascita il percorso genitoriale avvenga serenamente e nel rispetto di esigenze e ritmi personali, anche e soprattutto nelle situazioni per le quali si rende necessario un supporto esterno.

L’ATTESA E LA NASCITA

I nove mesi che precedono l’arrivo di un bambino, al pari dell’equivalente periodo successivo, sono fondamentali per instaurare un rapporto positivo ed equilibrato fra madre e figlio. E’ un tempo da sfruttare con calma, senza fretta, lasciando che ognuno dei due esprima le proprie tendenze ascoltando nel contempo l’altro. Per il bambino, infatti, tutto è novità: dalle sensazioni olfattive, tattili, uditive, gustative e visive vissute principalmente solo con se stesso all’interno del grembo materno fino al complesso mondo esterno, fatto di nuovi bisogni (essere nutrito, accudito, considerato) e di persone, situazioni e oggetti con i quali rapportarsi. Allo stesso modo, vivere una gravidanza costituisce un impegno intenso e una fonte di sfide e sensazioni nuove, a volte piacevoli, altre meno. L’accettazione del cambiamento del proprio corpo deve procedere di pari passo con la conoscenza della creatura che è parte di sé e insieme individuo distinto. E dopo la nascita è fondamentale che il processo conoscitivo reciproco si arricchisca ogni giorno di nuovi elementi, in modo da limitare le occasioni di stress e permettere di scoprire le innumerevoli gioie della maternità e della paternità. In un periodo tanto intenso e ricco di novità è frequente il desiderio di un punto di riferimento capace di sostenere, aiutare e riconoscere eventuali disagi, dubbi e incertezze. Gli specialisti del Centro Studi Pedagogici sono in grado di offrire le loro competenze arricchendole con serietà e professionalità.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Nutrire il proprio bambino è un’esperienza unica e profondamente gratificante, capace di accrescere il rapporto fra madre e bambino in un modo speciale e impareggiabile. L’allattamento al seno possiede caratteristiche qualitative ulteriori, ma in alcuni casi la pratica della nutrizione al seno non riesce ad essere veramente gradevole e appagante. La formazione di ragadi o un attaccamento poco funzionale possono provocare dolore e inibire anche pesantemente l’intenzione di allattare. A volte il latte non sembra essere sufficiente a nutrire il bambino, si può avere la sensazione che il bambino non smetta mai di mangiare o che non cresca quanto dovrebbe. Molto più spesso di quanto non si creda, la decisione di sospendere l’allattamento al seno viene presa per il motivo sbagliato o senza aver realmente percorso tute le strade a disposizione. La libertà di nutrire il proprio bambino con il latte materno o scegliere un latte artificiale che gli permetta una crescita equilibrata è assolutamente intima e personale: l’importante è che la decisione tra le alternative sia consapevole e presa dopo aver ricevuto un’informazione completa e priva di pregiudizi. Gli esperti del Centro Studi Pedagogici sono in grado di coadiuvare le madri desiderose di proseguire l’allattamento naturale o il passaggio ad altro latte, perché si possano vivere entrambe le situazioni con serenità e appagamento.

IL MASSAGGIO INFANTILE

Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente in culture di molti paesi. Di recente è stata riscoperta e si sta sviluppando anche nel mondo occidentale. L’evidenza clinica e recenti ricerche hanno confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli. Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del nostro bambino.

Il massaggio:
  • è un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con il proprio bambino;
  • favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bambino;
  • facilita la conoscenza delle varie parti del corpo sviluppando l’immagine di sé, così da far sentire il bambino aperto, sostenuto ed amato;
  • aiuta il bambino a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri;
  • stimola, fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario e gastro-intestinale;
  • previene e dà sollievo al disagio delle coliche gassose;
  • può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonno-veglia;
  • è un’esperienza di profondo contatto affettivo tra genitore e bambino e favorisce la conoscenza e il rilassamento di entrambi;
  • nutre e sostiene nell’arte di essere genitori.

Il Centro Studi Pedagogici insegna ai genitori come massaggiare i propri bambini da 0 a 12 anni seguendo le linee guida dell’A.I.M.I., Associazione Italiana Massaggio Infantile e integrandole su richiesta con tecniche e metodi propri della Pedagogia Clinica.

Questo consente di estendere il massaggio anche ai bambini più grandi, fornendo:

  • le basi per la famiglia per proseguire un rapporto corporeo che troppo spesso si perde con la crescita e lascia vuoti difficili da colmare;
  • l’occasione di crescere insieme al proprio fisico, strutturando uno schema corporeo adeguato e completo e imparando a riconoscere, a gestire e ad accettare i cambiamenti
  • un’opportunità per accrescere la consapevolezza personale imparando a distinguere il tocco buono, per una prevenzione attiva degli abusi.

Con gli strumenti giusti è possibile superare ogni ostacolo